George Bernard Shaw (1856-1950), scrittore, drammaturgo, linguista e critico musicale irlandese, è stato soprattutto uno strenuo sostenitore di un teatro di forte impronta ideologica e un irridente demistificatore dei costumi. Premio Nobel per la letteratura nel 1925, ricevuto “per la sua opera carica di idealismo ed umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di un'originale bellezza poetica”, ha lasciato commedie di eccezionale valore tecnico e stilistico.

È stato uno dei fondatori, nonché membro attivo, della “Fabian Society”, movimento socialista che ha radunato i maggiori intellettuali del periodo e che ha avuto tra i suoi obiettivi quello di migliorare le condizioni lavorative del proletariato britannico e il riconoscimento dei diritti della donna. Credeva in una socialdemocrazia che desse uguali opportunità a tutti, ma in quanto uomo di “libero pensiero”, mescolava idee anarchiche, marxiste ed irrazionali, non riuscendo mai ad omologarsi completamente ad una corrente politica ed ideologica ben definita

La forma artistica in cui meglio ha trasposto queste sue convinzioni è il teatro inteso come veicolo di idee e strumento di elevazione dell’uomo, capace di scuotere le coscienze in modo saggio e creativo. In particolare ha scelto la via della satira e del paradosso provocatorio contro le istituzioni, i pregiudizi e le storture della società del suo tempo, con commedie che sono tuttora di estrema attualità.

In esse, i dibattiti ideologici tra i vari personaggi di differenti ceti sociali servono a far emergere i valori positivi e negativi degli stessi attraverso il conflitto delle idee. Nella loro piena comprensione si è poi aiutati dalle lunghe prefazioni, vere e proprie opere saggistiche, fondamentali per la comprensione piena della personalità e delle concezioni dell’autore.

Spesso la critica si è divisa sul valore artistico delle sue opere: da una parte lo si accusa di aver utilizzato l’arte drammatica ai soli fini della propaganda sociale, mettendo in scena personaggi non umani, ma rappresentazioni razionali di meri dibattiti tra visioni opposte; dall’altra gli si riconosce un ruolo notevole nello sviluppare un genere di commedia che sta alla base della nuova forma del teatro quale “veicolo di idee”. Comunque la si voglia intendere, le sue opere restano estremamente godibili e d'ispirazione per una riflessione più profonda!