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La Biblioteca Isola di Libri riapre al pubblico per iscrizioni e ritiro tutti i mercoledì dalle 18.00 alle 20.00
nel rispetto delle disposizioni in vigore per l'emergenza sanitaria.
Per info e prenotazioni visitate il nostro sito o contattateci tramite email!
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Presso la sede di BICOCCA:
Martedì 21 settembre
alle 18.00
alle 19.00
alle 20.00
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Presso la sede di LORENTEGGIO:
Giovedì 23 settembre
alle 18.00
alle 19.00
alle 20.00
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Per partecipare preiscriviti inviando un’email al seguente indirizzo: milano@nuovaacropoli.it. Sarai ricontattato per tutti i dettagli!
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Lo sapevi che...?
Ogni giorno, ancora dopo sette secoli, nel nostro parlare comune usiamo espressioni e modi di dire che derivano dalla Commedia! Quando si dice che Dante è il padre della lingua italiana...
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Senza infamia e senza lode si impiega per riferirsi a una cosa o a una persona mediocri, senza particolari qualità o degni di nota. È un'espressione dal tono neutro, anche se difficilmente viene utilizzata positivamente. D'altronde è stata inserita da Dante nel III canto dell’Inferno, versi 35-36, per indicare quelle persone che si rifiutano di prendere una posizione per pigrizia, per indifferenza o per quieto vivere (successivamente definite “ignavi” dalla critica dantesca): «coloro / che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo».
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Quisquilia è un termine che viene dal latino: significava "immondizia" e, in senso lato, "gentaglia", ma ha pian piano perso parte della sua durezza fino a indicare, nel corso del tempo, “bazzecola, inezia, piccolezza”, ossia una questione di poca importanza. Nel 1321 era già utilizzata, ma è grazie a Dante che questa parola ha acquisito importanza e frequenza d'uso. La troviamo nel Paradiso (Canto XXVI, vv. 76-77), in cui il Poeta descrive come Beatrice riesca a eliminare ogni “quisquilia” dai propri occhi, ovvero ogni impurità, per salvarlo e redimerlo.
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Julio Cortázar
"La vera profondità di un uomo è
l'uso che fa della propria libertà"
Julio Cortázar (Bruxelles 1914 – Parigi 1984) è stato uno scrittore, poeta, critico letterario, saggista e drammaturgo argentino naturalizzato francese, paese in cui si trasferì stabilmente nel 1951 per la sua avversione al peronismo (il giustizialismo argentino di Juan Domingo Perón). È stato uno scrittore dalla vocazione sperimentale, la cui scrittura, con una forte componente fantastica e metafisica, risulta al contempo aderente ad uno stile realistico. È unanimemente considerato un maestro del racconto, suo genere d’eccellenza: la brevità del testo gli permetteva di esprimere al meglio un rapporto con la scrittura libero da qualsiasi regola, adatto a cambiare stile di volta in volta secondo il suo bisogno comunicativo. Di tale maestria è un esempio "Bestiario" del 1951, raccolta di otto testi sulla quotidianità a Buenos Aires, dove il realismo è ritoccato dal fantastico e l’irrazionale non appare fuori posto nella vita di ogni giorno.
Il suo capolavoro è comunque il romanzo "Il gioco del mondo" del 1963, variamente definito “iper-romanzo”, “anti-romanzo” o, dall’autore stesso, “contro-romanzo”. Di fatto è l’equivalente moderno di un poema epico ma anche un capolavoro di ingegneria letteraria. Il titolo stesso, che si rifà all’omonimo gioco infantile del salto su uno o due piedi in diverse caselle, riflette l’idea che la struttura del gioco si riproduca nella struttura dell’opera, i cui capitoli possono essere letti in diversi modi: tradizionalmente in ordine progressivo, seguendo una tavola d’orientamento fornita dall’autore o semplicemente in qualsiasi ordine si voglia leggerli. Questa possibilità di scelta soggettiva segna il punto di maggior originalità del romanzo: facendo della lettura stessa un gioco, viene sovvertito il rapporto tra lo scrittore e il lettore e quest’ultimo è sollecitato non a una fruizione passiva del testo ma ad una scelta attiva di lettura.
Ugualmente originali sono "Il giro del giorno in ottanta mondi" del 1967, un grande collage di ritagli e avanzi, poesie, articoli e racconti che oltrepassa qualsiasi confine di genere, e "Ultimo Round" del 1969, altrettanto vario e miscellaneo libro almanacco, che amalgama racconti fantastici a materie di attualità.
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Vi proponiamo alcuni consigli per letture interessanti, per arricchirci e riflettere!
Sono testi che potete trovare presso la nostra Biblioteca Isola di Libri.
È possibile contattarci via email all'indirizzo biblioteca@nuovaacropoli.it per prenotare un appuntamento ed accedere al prestito.
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La Bussola d'Oro è il primo libro della trilogia di Philip Pullman. Inizia come una semplice storia fantastica per giungere a viaggi filosofici alla ricerca della genesi del male...e non solo!
Appassionante e commovente, spinge alla riflessione su molti aspetti della vita attraverso le peripezie di una bambina ambientate in mondi lontani, riuscendo ad introdurre tematiche molto profonde in un armonico caos di meraviglia.
Un'avventura fantastica adatta a tutte le età, in cui sono presenti riferimenti filosofici (la natura dell'anima, l'Io interiore), religiosi (il controllo religioso), politici e scientifici (la fede dogmatica nella scienza), che danno grande spessore alla storia.
L’azione, le scelte, il mettersi in gioco sono le variabili che caratterizzano i personaggi nel cammino della ricerca della verità.
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l'EROE QUOTIDIANO
Riflessioni di un filosofo
La vita ci offre molta eroicità, come quella dei piccoli eroi quotidiani che compiono vere gesta, con uno sforzo da titani ma l'altezza degli uomini.
Un testo di Delia Steinberg Guzmán, presidente onorario internazionale di Nuova Acropoli e filosofa del nostro tempo, una donna che non solo ha studiato la filosofia ma ne ha fatto uno stile di vita. L’eroe quotidiano è colui che, vedendo i disagi che lo circondano, sceglie di rendersi protagonista del suo tempo storico per un mondo migliore e guidato dalla filosofia nelle scelte di ogni giorno.
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La biblioteca è curata e gestita da volontari: conta più di 4300 volumi e continua a crescere, in quantità e qualità, grazie a donazioni ed acquisti.
Isola di Libri si trova presso la sede dell'Associazione di filosofia, cultura e volontariato Nuova Acropoli, in zona Bicocca, Piazzale Egeo, 8, Milano.
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