Dino Buzzati (Belluno 1906 - Milano 1972) si è cimentato in tutte le forme artistiche: scrittore di teatro, giornalista, pittore e soprattutto autore di molti romanzi e racconti surreali e fantastici. Il suo capolavoro più conosciuto è "Il deserto dei Tartari" del 1940 ed è considerato dai critici un'opera cardine della narrativa esistenzialista italiana.
Tutta l'opera di Buzzati, spesso dai toni fiabeschi, si incentra su temi e sentimenti connessi all'esistenza: la sua monotonia che si accosta ad una costante attesa dell'occasione di riscatto; l'ineluttabilità del destino; la paura della morte con tutta l'angoscia che ne deriva, unita ad una curiosità per il trascendente e ad una ricerca dell'assoluto priva definizioni spazio-temporali. Un termine che si addice bene a Buzzati è "presentimento", il sentimento umano del sentire prima qualcosa che deve venire a completare ciò che è: vivere è aspettare l'amore, la gioia, l'ignoto, la morte.
È stato maestro nel portare il fantastico nel quotidiano, nel cercare misteri che sono varchi verso un "altrove" indefinito, verso nuove "occasioni", verso "domande" che ogni uomo si pone sulla vita e la morte. E con lo stesso legame tra fantasia e realtà riesce a percorrere quest'ultima come nelle "Cronache del 2000" del 1966, in cui immagina una futura Milano invasa dai "teletini" (una sorta di smartphone odierni).
Gli eroi di Buzzati sembrano degli illusi, ma dietro i loro comportamenti si nasconde una verità: che l'uomo è più grande di ciò che lo distrugge, sembra perire ma dentro ha qualcosa di forte e prezioso, forse anche immortale; il mondo in cui vive è strano perché è straordinario, specialmente poi quando è ordinario.
Anche l'arte ha questo scopo: quello di farci vedere il mondo con la stessa gioviale, distaccata acutezza di un bambino. Questo essere umano proverà a salire su una montagna - rappresentazione simbolica della vita tanto cara allo scrittore - senza sapere se arriverà alla meta o meno, ma trasformerà il viaggio in un percorso di ascesa - o meglio di ascesi, fisica e metafisica - che passa per le terre del coraggio, della libertà e della verità.